Il CEO di AppGratis fa un po’ di luce sulla rimozione da App Store

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Come vi abbiamo detto ieri in questo articolo, l’applicazione AppGratis è stata rimossa dall’App Store di Apple. Le ragioni sarebbero riconducibili a una violazione delle regole imposte da Cupertino in merito alla presenza di prodotti sul catalogo online. Nella fattispecie, AppGratis utilizzava un sistema di revenue sharing con gli sviluppatori delle varie app per poterle rendere gratuite per un giorno. E a quanto pare questo non andava bene ad Apple. 

E fino ad oggi era tutto qui. Ma qualche ora fa il CEO della società, Simon Dawalt, ha scritto un post sul blog ufficiale per discutere un po’ di questo problema, e ha fatto un po’ di luce su cosa significhi per loro andare avanti. E onestamente non sembrano esserci prospettive esattamente rosee.

Qui è possibile leggere il post intero, ma crediamo che l’estratto qui di seguito meriti particolare attenzione:

Venerdì 5 Aprile è stato il giorno in cui Apple ha deciso di rimuovere AppGratis dall’App Store, lasciando i nostri 12 milioni di utenti iOS a chiedersi dove sia finita la loro applicazione preferita, i miei 45 dipendenti a chiedersi se continueranno ad avere un lavoro la prossima settimana, lasciando sotto shock i miei partner e investitori, e lasciando me stesso in una situazione assurda, migliaia di km lontano dal nostro quartier generale.

Dawalt era appena atteratto a São Paulo, in Brasile, per visitare gli uffici brasiliani di AppGratis, quando si è accorto di avere dozzine di chiamate perse e centinaia di messaggi non letti: Apple aveva rimosso dallo store l’app del suo team, per aver violato le linee guida numero 2.25 e 5.6.

Di seguito, Dawalt racconta la spiegazione che gli è stata data dal team di Apple:

Lunedì mattina, R. mi ha chiamato. Fondamentalmente non ha mai fatto altro che ripetermi che la nostra applicazione è stata rimossa a causa delle linee guida numero 2.25 e 5.6.

Ho chiesto come sia stato possibile che lui e il suo team abbiano cambiato idea in una notte, staccando la spina a una compagnia di 45 persone. Mi è sembrato molto distaccato relativamente alla gravità della situazione, e non è stato in grado di farmi sapere le ragioni specifiche per le quali sono state prese certe decisioni.

Non più di una settimana dalla rimozione dell’app, infatti, Apple approvava l’ultimo aggiornamento per la versione per iPad. Cos’è cambiato, quindi?

Dawalt, ad ogni modo, ci tiene a sottolineare che il suo team continuerà a lavorare: prima di tutto, continuando a proporre offerte ai suoi 12 milioni di utenti con nuove app ogni giorno; in secondo luogo, facendo qualsiasi modifica necessaria per tornare su App Store.

Voi cosa pensate di tutto questo?

via | iDownloadBlog

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