AppGratis: la rimozione dall’App Store potrebbe aver riguardato una revisione delle linee guida

Spread the love

AppGratis-teaser-500x281

Apple potrebbe star preparando il terreno per rimuovere da App Store qualsiasi applicazione si offra di promuoverne altre tramite partnership con gli sviluppatori. Che è, di base, il concetto su cui si basava AppGratis: ogni giorno un’applicazione diversa, resa gratuita grazie ad accordi conclusi di volta in volta con i vari developer, che così riuscivano ad ottenere un boost di download di 500.000 unità, in media.

La rimozione di AppGratis, questione di cui ormai vi abbiamo parlato abbondantemente, potrebbe essere stato “il primo passo” verso una revisione delle linee guida, che ora sembrerebbero puntare ad essere più severe. E mentre il team di AppGratis ha recentemente annunciato che continuerà a lavorare e che la questione, per loro, è “ben lontana dall’essere finita”, sembra che a questo punto si vada a mettere in discussione la legittimità delle classifiche presenti sullo store. Apple, infatti, temerebbe che applicazioni di terze parti – proprio AppGratis – possano andare in qualche modo a ledere l’autenticità di queste classifiche, proprio proponendo applicazioni esterne.

John Paczkowski di AllThingsD nota inoltre che una cosa simile era già successa nel 2011, quando Apple rimuoveva diverse applicazioni che contenevano “incentivi” per installarne delle altre.
Queste cosiddette “app di scoperta”, come AppGratis, che permettono agli utenti di scoprire altre applicazioni, “creano uno scenario che fa pensare un ipotetico acquirente che, camminando in un Nordstrom, ci trova all’interno un Walmart”, aggiunge Paczkowski, citando una fonte.

E uno sviluppatore di una di queste “app di scoperta” sembra essere d’accordo con Apple: “penso che le applicazioni di scoperta che promuovono applicazioni basate su qualche tipo di merito giornalistico e non su un rapporto economico continueranno a prosperare”, scrive Mahmoud Hafez, co-founder di AppAdvice, a iDownloadBlog.

Le promozioni a pagamento, comunque, sembra stiano per scomparire definitivamente, e questo non può che essere un buon segno per esaltare il merito.

via | iDownloadBlog

Lascia un commento