Il Dipartimento di Stato statunitense cancella l’ordine di 2.500 Kindle

Qualche tempo fa siamo venuti a conoscenza di un ordine ad Amazon, da parte del Dipartimento di Stato statunitense, di 2.500 Kindle, per un totale di circa 16.5 milioni di dollari. Il noto rivenditore si è aggiudicato il contratto, tra moltissimi altri rivali, grazie ai requisiti imposti dallo Stato, che ha deciso di ordinare quegli eBook Reader per intraprendere un programma oltreoceano di educazione alla lingua inglese.
Ma oggi sembra che sia cambiato qualcosa: pare infatti che il Dipartimento di Stato abbia appena annullato quell’ordine.

“Il Dipartimento di Stato”, si legge nella nota ufficiale, “intende esaminare ulteriormente il mercato e riesaminare i requisiti richiesti per questo programma”. Nessun dettaglio aggiuntivo. Dalla nostra, non ci stupiremmo di sicuro se vedessimo comparire improvvisamente il nome iPad all’interno di questo progetto: si sa quanto Apple si dedichi ai programmi di educazione, grazie alla facilità d’uso ed alla diffusione dei suoi prodotti, e ci sembra difficile pensare che possa lasciarsi scappare un’occasione simile.

Ci sono comunque da fare alcune considerazioni oggettive su quel che riguarda le effettive potenzialità di un eBook Reader: nonostante si tratti di prodotti ideali per la lettura, è difficile che, parlando di educazione, possano competere con le possibilità offerte da un iPad, con le sue migliaia di applicazioni e servizi offerti.
La durata della batteria, dall’altro lato, è probabilmente uno dei due chiari vantaggi di cui godono gli eBook Reader, accompagnato ovviamente da un prezzo certamente più abbordabile rispetto ad un iPad.

Ma il Dipartimento di Stato non ha certo problemi di fondi, e, ammettiamolo, il nome “iPad” è ormai molto più altisonante di un “Kindle”, e potrebbe spingere un numero maggiore di persone ad avvicinarsi ad un certo progetto di educazione.

Voi cosa pensate di questa vicenda? Che anche gli Stati Uniti stiano aspettando nient’altro che l’ufficializzazione di iPad Mini…?

via | VentureBeat