Il mea colpa di Apple: sul sito UK le “nuove” scuse a Samsung

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Pare che finalmente dopo alcune settimane Apple si sia decisa ad assecondare le richieste della Corte, che le imponeva di pubblicare delle scuse nei riguardi di Samsung sul suo sito.

Poiché in un primo momento in Apple hanno tentato di fare i furbetti, c’è stato un richiamo che ha intimato ai piani alti di Cupertino di pubblicare in maniera corretta i dati.

Il primo comunicato era stato infatti giudicato come “falso” e “scorretto“.

Queste sanzione derivano infatti da una delle rare cause che hanno visto vincitrice Samsung contro Apple per una disputa riguardante i brevetti relativi al design dei tablet Samsung, accusati di aver copiato quello di iPad.

In conseguenza del processo il giudice dell’Alta Corte britannica Colin Birss stabilì il 18 ottobre che Apple dovesse pubblicare a sue spese sul suo sito e in un certo numero di giornali un comunicato all’interno del quale si scusava pubblicamente nei confronti di Samsung in quanto quest’ultima non era rea di aver infranto alcun brevetto e di conseguenza la legge britannica.

Per quanto riguarda il tempo di esposizione, Birss ha stabilito che esso non dovrà essere inferiore a un mese a decorrere dal giorno in cui il nuovo comunicato di scuse è stato pubblicato.

Il precedente infatti era stato addolcito da Apple, aggiungendo piccoli dettagli non richiesti dalla Corte che funzionavano come scusanti. Ciò non è andato giù al giudice che ha intimato ad Apple nella giornata di giovedì di rimuoverlo e aggiornarlo.

Questo è il nuovo comunicato tradotto:

Il 25 ottobre 2012, Apple Inc. Ha pubblicato un comunicato nel suo sito UK in relazione ai tablet Samsung Galaxy. Questo comunicato era inaccurato e non rispondeva a quanto richiesto dalla Corte d’Appello di Inghilterra e Galles. Il comunicato ufficiale si trova alla pagina Samsung/Apple UK judgement.

In particolare tra i motivi di scorrettezza delle precedenti scuse c’erano alcune citazioni del giudice Birss che aveva definito iPadcool” e i Galaxy Tabnon così cool” e la non riproposizione di alcuni paragrafi del documento di sanzione.

Al di là di ogni giudizio sul verdetto, fa sempre piacere che sia stato fatto tutto quanto necessario per far sì che nemmeno un’azienda del calibro di Apple potesse ignorare ciò che la giustizia aveva sancito.

via | Cnet

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