Apple, Google, Yahoo evadono le tasse tramite l’Irlanda

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Quello dell’evasione fiscale è da molto tempo un discorso molto delicato, quando si parla di multinazionali: con tutto il denaro che gira, è facile aspettarsi movimenti “non esattamente leciti”, magari sfruttando qualche cavillo legale sconosciuto ai più. Alcuni dirigenti di Apple sono stati recentemente richiamati dell’U.S. Senate Permanent Subcommittee on Investigations per rispondere ad alcune accuse riguardanti pratiche di evasione fiscale tramite alcune sussidiarie con sede in Irlanda. Tim Cook, CEO di Apple, ha dichiarato di essere lì per scelta, per comunicare a tutti la propria versione dei fatti.

Nonostante alcuni, come ad esempio il senatore statunitense Carl Levin, si riferiscano alla strategia Apple come “unica”, almeno nello scopo, si tratta di pratiche già ben conosciute agli legali come “Double Irish”, e sarebbero utilizzare anche da Google e Yahoo.

Google ha spostato i suoi profitti oltreoceano, tramite l’Irlanda, in Olanda, riuscendo così a risparmiare circa due miliardi di dollari di tasse ogni anno, secondo Bloomberg. Ma a differenza di Apple, che gestisce le sue sussidiarie irlandesi dagli Stati Uniti, Google fa un ulteriori passo avanti e gestire il braccio irlandese dalle Bermuda, un territorio inglese in cui vige un regime di tasse leggerissimo.

Anche Yahoo userebbe un tramite in Irlanda per depositare i propri guadagni. Come Apple, Yahoo sostiene che non si tratti affatto di un modo per evadere le tasse, ma esattamente come Google utilizza un luogo esterno – le isole Cayman, in questo caso – per godere di regime di tasse più leggero.

I dirigenti Apple hanno voluto allontanarsi fermamente da quei tipi di strategie. Nello specifico, la compagnia ha fatto notare di non avere soldi in un’isola caraibica, né conti correnti nelle isole Cayman.

Si può dire che questa dei controlli in termini di tasse sia una consuetudine per le multinazionali di un certo livello, che non vanno che vivere, almeno su certi aspetti, sul filo della legalità.

via | Apple Insider

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