Spotify spinge le etichette ad abbassare i prezzi e a rendere il servizio gratis per smartphone

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Spotify, il popolare servizio di musica, starebbe per incontrare nelle prossime settimane i rappresentanti delle major musicali più importanti per rinnovare le licenze di utilizzo. Da The Verge apprendiamo che i boss di Spotify si starebbero preparando per chiedere alle etichette discografiche di abbassare i prezzi degli abbonamenti, così come di dare l’ok per l’utilizzo del servizio gratuito anche su dispositivi mobili. 

Spotify ha già avviato negoziazioni con Warner Music, e secondo diverse fonti nell’industria comincerà a parlare nelle prossime settimane anche con Sony ed Universal (nonostante un portavoce di Spotify si sia rifiutato di commentare la questione). Queste negoziazioni con le tre grandi etichette della musica andranno a determinare il futuro di Spotify e i suoi rapporti con Apple e gli altri competitor del settore.

Vedendo l’audience sempre crescente, si potrebbe pensare che Spotify abbia già vinto la “guerra della musica”, ma nonostante il servizio abbia già cinque milioni di utenti paganti, e 20 milioni di utenti in totale, si tratta di un business model ancora giovane e incerto, che non possiamo sapere dove andrà a parare.

Per il momento, il servizio si può utilizzare gratuitamente per un determinato periodo di tempo, ma solo nella versione desktop. Se invece lo si volesse usare anche su smartphone e dispositivi mobili, l’utente dovrebbe pagare un abbonamento da 9.99€ mensili. Se l’insistenza di Spotify verso le major discografiche andrà in porto, invece, gli utenti conoscerebbero molti vantaggi, e soprattutto potrebbero usare – seppur per un periodo limitato – il servizio anche su smartphone e tablet.

Non sappiamo ancora come finirà la cosa: le trattative sembrano appena iniziate e sicuramente dovremo aspettare ancora un po’ di tempo. Voi, intanto, lettori di iPad.it, continuate a seguire il nostro portale per avere tutte le informazioni in merito, appena disponibili.

E voi cosa vi aspettate che succeda? Usate già Spotify?

via | The Verge

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