Microsoft e i problemi dell’era post-PC

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Prima che arrivassero i tablet e tutte queste cose qui, Microsoft era ben felice di concedere in licenza il suo sistema operativo ai produttori di PC, ma ora qualcosa è evidentemente cambiata. La casa di Redmond, infatti, vuole comunque continuare a portare avanti quei profitti, ma sembra ormai assurdo imporre royalties di, ad esempio, 50$ su un tablet che già ne costa 199. Come fare, quindi, a risolvere la situazione? Beh, è chiaro, introducendo sul mercato un dispositivo dal prezzo molto maggiore

Ecco infatti che la versione base di Surface, come già sapete, parte da un prezzo di 499$. Mentre sul mercato si trovano già dispositivi ad un prezzo minore – basta citare il Nexus 7 di Google e il Kindle Fire di Amazon, entrambi venduti a partire da 199$ – Surface costa così tanto perché Microsoft non ha alcuna intenzione di rinunciare a quel margine di profitto del 30% sulle licenze del sistema operativo e dei prodotti Office.

Horace Dediu, a proposito, dice la sua, spiegando come si faccia di tutto per mantenere i profitti dei bei tempi andati. “l prezzi dei dispositivi Microsoft non sono molto minori di quelli Apple, e questo perché Microsoft vuole mantenere il suo margine di guadagno del 30%. Su un prodotto da 500$, corrisponde a 150$. Togliendo i costi dell’hardware e della distribuzione, si arriva facilmente ai quei 120$ che [Microsoft] riceve al momento dai PC”.

Insomma, è la prima volta che Microsoft ha a che fare con l’era post-PC, e sembra che le cose non si mettano esattamente bene in questo senso. La società di Redmond sembrerebbe star diventando il suo nemico maggiore: con i suoi prezzi sta infatti spianando la strada ad Android, e i vari software Office, col loro prezzo, fanno fatica ad emergere in mezzo a tutti gli altri competitor decisamente più economici.

Ora come si metteranno le cose?

via | iDownloadBlog

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