Brevetti Apple: push-to-talk, pannelli flessibili

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Tra gli oltre venti brevetti depositato da Apple all’U.S. Patent and Trademark Office all’inizio di questa settimana, ce n’è uno che sembra far intendere che la casa di Cupertino possa presto entrare nel mondo del push-to-talk, mentre un’altro sembrerebbe riguardare da vicino i dispositivi indossabili di cui, specie nell’ultimo periodo, si parla così tanto. 

Il brevetto relativo al push-to-talk sembrerebbe il risultato di un acquisto, da parte di Apple, per il valore di 4.5 milioni di dollari, di un portfolio di proprietà intellettuali venduto da Nortel Networks, nel 2011. Nello stesso periodo, l’USPTO garantiva ad Apple un brevetto su pannello touch flessibili da poter usare, potenzialmente, anche per dispositivi più piccoli del solito, così come il vociferato iWatch, ad esempio.

La possibilità di conversazioni dirette tra utenti iPhone è un concept che ha da sempre attirato l’attenzione sia di Apple che dei consumatori. Il brevetto di cui vi parliamo oggi riguarda un “metodo e sistema per garantire un servizio push-to-talk da un utente all’altro, tramite un network di dati wireless”.

Poco dopo che Apple ha riportato di aver cominciato a lavorare sulla tecnologia push-to-talk, il nome della compagnia poteva essere annoverato in mezzo a un gruppo di altri nomi che nel 2011 aveva acquistato un certo numero di brevetti venduti dalla canadese Nortel. In quel portfolio c’era un brevetto del 2001 che descriveva una tecnologia push-to-talk che utilizzava un network Voice-Over-IP.

In un altro curioso brevetto depositato da Apple, l’azienda di Cupertino descrive un “pannello touch a doppia faccia”, che le permetterebbe, ovviamente in linea del tutto teorica, di diminuire ancora la dimensione dei propri dispositivi grazie a pannelli più efficienti e sottili.

Come ogni brevetto, non si sa se, quando e come queste tecnologie prenderanno piede. È possibile che le vedremo implementate nei prossimi dispositivi Apple, come è possibile che non usciranno mai da un foglio di carta. Ma è sempre interessante leggerli.

via | iDownloadBlog

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