Apple e la skeuomorfobia

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Si fa un gran parlare di skeuomorfismo ed iOS più o meno da quando Scott Forstall è stato estromesso dalle sue funzioni in Apple.

La storia vuole che tra lui e Jony Ive non corressero buoni rapporti, in parte dovuti all’eccessiva smania di “skeuomorfizzare” tutto ciò che riguardava iOS di Forstall.

Ed ecco che, dal momento che Jony Ive supervisionerà l’interfaccia grafica degli iOS a venire, le voci su una eliminazione massiccia degli elementi skeuomorfici e dell’implementazione di un design più pulito si sono fatte intense e si sono create due correnti di pensiero che parteggiano per uno stile o per l’altro.

Va da sé che prima di schierarsi è necessario conoscere cosa significhi “skeuomorfismo“: utilizzato comunemente come termine stante ad indicare l’uso di texture curate e realistiche, in realtà è un termine più complesso. Si parla di skeuomorfismo infatti per indicare l’utilizzo in ambito software di particolari texture che riprendono quelle di oggetti reali, cui è associata una stretta mimica del funzionamento dell’oggetto stesso.

Per cui non tutti gli elemento presenti nelle app di iOS sono skeuomorfici: ad esempio lo è l’app Contatti, che mima nella grafica e nel comportamento una vera agenda, o l’app iBooks, che riporta in formato digitale il concetto di libreria tradizionale; ma non lo sono app app come Find My Friends, che pur utilizzando la texture della pelle, non mima il funzionamento di alcun oggetto.

Per questo bisogna saper distinguere ciò di cui si parla e considerare il fatto che l’utilizzo di un’interfaccia o di un’altra scaturisce dalla libera scelta artistica dei designer di Cupertino, che immaginano quale potrebbe essere l’interfaccia migliore al fine di garantire un’ottima esperienza utente.

Ovviamente non bisogna esagerare: e qui mi riferisco all’app Podcast, ma arricchire e impreziosire il proprio software non è una cosa strettamente negativa ed è nello spirito di Apple da ben prima che iPhone OS (il precursore di iOS) venisse lanciato: se ne ritrovano infatti tranquillamente esempi nel software e nelle icone di Mac OS X.

È dunque sciocco escludere a priori la possibilità di utilizzare elementi skeuomorfici in iOS: equivarrebbe infatti ad imporre di non utilizzare il colore blu nel dipingere un paesaggio. E questo lo sa bene anche Jony Ive, che nel corso degli anni si è dimostrato attento allo studio dei materiali e della loro funzione. Materiali fisici – beninteso – ma non escludiamo che con un pizzico di elasticità possa estendere il concetto anche a materiali virtuali.

via | TheNextWeb

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