Niente da fare per l’iPad: i ragazzini preferiscono le console portatili

Non è di certo un mistero il fatto che i tablet, di qualunque marchio essi siano, stiano andando a “contaminare” sempre di più l’industria dei videogiochi. Basta navigare all’interno dell’App Store per rendersene totalmente conto: i prodotti videoludici sono ormai tantissimi e sviluppati anche da software house importanti, prima impegnate unicamente nella pubblicazione di titoli per le console maggiori.
Per quanto, quindi, i tablet si stiano pericolosamente avvicinando alle popolarità delle console portatili, uno studio rivela che i ragazzini sono ancora affezionati alle loro piccole console Sony o Nintendo.

Lo studio, che proviene da NPD Group, ha fatto emergere alcuni dati molto interessanti riguardanti la diffusione dei tablet e delle console portatili nei ragazzi da 4 a 14 anni. Essi, si legge all’interno dei risultati, continuano a preferire le console, spendendo con esse molto più tempo di quello dedicato ai tablet. Tablet che, ad ogni modo, hanno visto una crescita considerevole dal 2011 al 2012, che li ha portati a salire del 13%, molto di più rispetto al msero 3% degli anni precedenti.

“I ragazzini”, dice Russy Crupnick, senior vice president of industry analysis per NDP, “usano i tablet per giocare, guardare film e programmi TV, leggere libri ed ascoltare musica. Hanno imparato rapidamente ad utilizzare tutti i vantaggi di questo genere di dispositivi”.

Dallo studio è inoltre emerso che mentre i ragazzi più grandi sembrano più propensi all’utilizzo di computer e videogiochi, quelli più piccoli si affacciano maggiormente verso i tablet, probabilmente perché visti come “magici e inusuali”, e perché generalmente controllati allo stesso tempo dai genitori.

E voi, padri e affezionati lettori di iPad.it, come preferite che spendano i vostri figli il loro tempo dedicato alla tecnologia? Meglio un Nintendo 3DS in cui giocare al nuovo coloratissimo episodio di Super Mario, o le enormi possibilità concesse da un semplice iPad con App Store?

via | VentureBeat