Temple Run: la recensione

Nome: Temple Run – Categoria: Giochi
Dimensione: 19.5 MB – Prezzo: Gratuita
Voto: 7.5/10 – Link App Store

Temple Run è un altro di quei prodotti modellati esattamente sulla struttura dei dispositivi portatili Apple come iPad e iPhone. Con un concept semplice e veloce, il gioco è adatto sia alle classiche partite mordi e fuggi che, in qualche modo, a sessioni di gioco più complesse e durature (se ci si accontenta di qualche compromesso di cui parleremo qui sotto). Vediamo insieme di cosa si tratta e a cosa è dovuto un titolo del genere.

C’è una sola cosa da fare, in Temple Run: correre. Il gioco si apre, senza alcuna traccia di trama o spiegazione di sorta, con un uomo che corre fuori dalla buia entrata di un tempio, inseguito da strane ed inquietanti creature antropomorfe che sicuramente non hanno buone intenzioni. La struttura prevede che il giocatore controlli la direzione, i salti e i movimenti principali del protagonista, che continuerà a correre automaticamente, sempre. Inclinando il vostro dispositivo si muoverà il protagonista a destra o a sinistra, per evitare ostacoli o cadute; scorrendo con un dito verso il basso lo si farà accovacciare; facendo lo stesso movimento verso l’alto sarà possibile eseguire un salto; mentre scorrendo col dito a destra o sinistra faremo cambiare direzione in caso di bivi.

Durante lo scorrere del gioco ci saranno diverse “monete” (chiamiamole così) da raccogliere, che andranno ad aumentare il conteggio dei punti, quello che sarà poi il vero record da superare. Ad arricchire in qualche modo l’esperienza di gioco ci penseranno poi una serie di obiettivi da sbloccare, che riguarderanno il numero di metri corsi senza cadere e così via.

Purtroppo, se il gioco va bene per sessioni di qualche minuto, a causa della sua ripetitività non si rivela allo stesso modo adatto per partite troppo lunghe: insomma, bisogna fare sempre una cosa, correre ed evitare ostacoli senza cadere, in un ambiente fatto di rovine e sfondi paludosi.
Ad ogni modo, Temple Run si rivela comunque un’esperienza gradevole, soprattutto se cercate qualcosa per passare qualche minuto di tempo, magari aspettando l’autobus.