Apple e Foxconn: accordo raggiunto per i lavoratori cinesi

foxconn apple lavoratori

L’indagine condotta dalla Fair Labor Association ha portato alla luce le pessime condizioni di lavoro presso gli stabilimenti cinesi della Foxconn. Tutte e tre le fabbriche Foxconn hanno violato il codice FLA per le ore lavorative, arrivando a toccare le 60 ore di lavoro alla settimana durante i periodi di punta.

Apple e Foxconn hanno però stretto un accordo per migliorare queste condizioni di lavoro.

La questione dei lavoratori in Cina: parlano ex dirigenti Apple

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Nei giorni scorsi si è sollevato un gran polverone a causa di un articolo del New York Times che denunciava Apple per le condizioni dei suoi lavoratori in Cina. “I dipendenti lavorano per troppo tempo”, scriveva la testata all’inizio di questa settimana, “a volte anche sette giorni su sette, e vivono in dormitori affollati. Alcuni raccontano di lavorare così tanto da poter camminare difficilmente a fine giornata”
“Apple non si cura di nient’altro che della qualità dei suoi prodotti e di diminuire i costi di produzione”, continua il New York Times, riportando parole di Li Mingqi, ex manager di Foxconn, “il bene dei lavoratori non ha nulla a che fare con gli interessi dell’azienda”.
Parole dure, certo, durissime. Oggi, alcuni ex dirigenti della casa di Cupertino hanno detto il proprio parere sulla vicenda. Leggiamo di seguito.

Apple: le fabbriche cinesi sono più reattive

Il New York Times rende noti i motivi per cui l’azienda californiana sceglie di produrre i propri dispositivi in Cina piuttosto che in America o in altre parti del mondo.

Apple non sceglie le fabbriche cinesi per il loro basso costo della manodopera, ma per la loro reattività.

Cina Labor Watch e le autorità locali monitorano quanto accaduto nell’esplosione della fabbrica Pegatron in Cina

L’esplosione avvenuta in una fabbrica della Pegatron in Cina ha mandato in ospedale 61 dei dipendenti dell’azienda e messo in pericolo la produzione degli iPad 2. Sulle cause scatenanti di questa esplosione stano indagando le autorità locali e la Cina Labor Watch.

La Cina Labor Watch è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro, fondata nel 2000, che ha collaborato con i sindacati e le organizzazioni sindacali per valutare lo stato delle fabbriche in Cina.

La fabbrica di iPad in Brasile potrebbe chiudere?

Stando ad un ultimo rapporto del sito Reuters, la nuova fabbrica Brasiliana dedicata alla produzione di iPad sarebbe in pericolo.

Il progetto correlato all’apertura di questa fabbrica potrebbe svanire per vari problemi legati agli sgravi fiscali, alla mancanza di una manodopera qualificata e di infrastrutture necessarie alla produzione.

iPad: la nuova fabbrica in Brasile è pronta

Secondo quanto viene riportato dal sito web brasiliano UOL, la nuova fabbrica destinata alla produzione di iPad in Brasile sarebbe pronta. A rivelarlo è il ministro brasiliano della Scienza e della Tecnologia, Aolizio Mercadante, che ha confermato nel corso di un’audizione con la Commissione degli affari economici che il nuovo stabilimento di Jundiaí è pronto, e sta già producendo gli iPad che saranno disponibili a dicembre.

Foxconn: un milione di robot nei prossimi 3 anni

Steve Wozniak una volta disse: “le macchine un giorno saranno più degli esseri superiori, lasciando noi umani come  semplici cani di casa”. Molti presero in giro il povero Woz dopo questa affermazione ma evidentemente tra essi non c’èra nessun dirigente della Foxconn.

Questa grandissima azienda multinazionale, assemblatrice dei nostri amati iDevice e non solo, ha preso in seria considerazione l’idea di utilizzare dei robot nelle proprie catene di montaggio.