Max Payne, la recensione

Spread the love

Nome: Max Payne – Categoria: Giochi
Dimensione: 1.11 GB – Prezzo: 2.39€
Voto: 7.5/10 – Link App Store

Ve ne abbiamo parlato spesso, su questo pagine. Qui, ad esempio, descrivevamo l’annuncio della volontà di Rockstar Games di portare su dispositivi iOS il suo Max Payne; mentre qui vi abbiamo confermato dell’effettiva presenza del gioco sul catalogo Apple.
Oggi, dopo qualche ora di test approfondito, siamo in grado di darvi un giudizio finale su uno di quei titoli che hanno indubbiamente fatto la storia dei videogiochi. Continuate a leggere l’articolo per sapere cosa ne pensiamo. Prima di tutto, come ogni analisi che si rispetti, sembra doveroso introdurre l’aspetto concettuale del titolo, andando un po’ a parlare del gameplay e del tessuto narrativo su cui si basa. La trama intorno alla quale si sviluppa Max Payne gode di alcuni elementi base che bastano a renderla sufficiente e mai troppo complessa: una moglie e un figlio uccisi, un uomo, un marito pronto per la sua vendetta. Tutto qui.

Il titolo, come forse saprete se seguite un po’ il settore, si presenta come un TPS (Third Person Shooter), uno sparatutto in terza persona focalizzato più che altro sui combattimenti e sui momenti di azione. Per quanto il gioco sia stato trasposto abbastanza bene su iPad – soprattutto in termini di resa visiva, grafica in alta definizione e fluidità generale – il vero problema di questo Max Payne per iOS è sicuramente rappresentato dai controlli. Agire sullo stick e sui pulsanti virtuali, soprattutto durante il bullet time (particolari sequenze in “slow-motion” introdotte proprio dal gioco), risulta spesso scomodo e piuttosto complesso.

Il gioco, comunque, è sicuramente consigliato sia agli amanti degli sparatutto in terza persona, sia a chiunque voglia riscoprire un po’ di storia dei videogiochi sullo schermo da 9.7 pollici del proprio iPad. Ovviamente, troviamo sia i pregi che i difetti della versione originale: buone le fasi action, la storyline, la sceneggiatura e la frenesia che percorre praticamente tutta l’avventura; rimane qualche dubbio, come accennato, riguardo il sistema di controllo durante alcune fasi, e riguardo alcuni dialoghi che sembrano davvero privi di senso.

Lascia un commento