In Lombardia la prima scuola “formato iPad”

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Nonostante noi italiani siamo soliti rincorrere lo sviluppo digitale, questa volta in Lombardia si è guardati veramente oltre.

Per la prima volta in Italia una scuola utilizzerà il tablet iPad come piattaforma didattica per oltre 1350 studenti e 150 docenti. Cosa comporterà questa scelta? Beh il tablet sostituirà progressivamente i libri cartacei, verrà usato per prendere appunti, per approfondimenti viaggiando in Internet, per arricchire con immagini e video i lavori fatti, e come supporto per gestire programmi e applicazioni nelle diverse materie, compresi i dizionari scientifici e di lingue.

Attraverso la collaborazione con l’azienda Rekordata sono state realizzate app specifiche per la didattica, per avere una sorta di registro di classe digitale e un programma per somministrare le verifiche in aula e l’autocorrezione. E ancora, contenuti in formato elettronico: potranno trarne grande profitto anche i ragazzi svantaggiati grazie, ad esempio, alla lettura automatica dei testi o ai contenuti visivi e “manipolabili” fino alle mappe concettuali.

Questa iniziativa diventa ancora più significativa se si pensa che a beneficiarne non saranno ragazzi facente parte dell’alta società, ma i giovani di quattro centri di formazione professionale della Fondazione Ikaros, tre con sede in provincia di Bergamo (Calcio, Grumello del Monte, Endine Gaiano) e uno alle porte di Milano (Buccinasco), che sfornano falegnami, cuochi, estetisti.

Diego Sempio, rettore della Fondazione Ikaros, commenta così questa scelta:

I nostri corsi si basano principalmente sull’esperienza diretta, attraverso il metodo dell’imparare facendo, un’impostazione che più di altre ci permette di entrare in rapporto immediato con lo studente. L’adozione del tablet si inserisce in questo percorso educativo, consentendoci di fare un ulteriore salto di qualità, perché favorisce l’interazione tra insegnanti e ragazzi in una modalità più consona ai giovani di oggi. L’enorme utilizzo da parte dei giovani di nuove tecnologie possiede una formidabile influenza non solo sulla loro pratica di vita, ma anche sul loro approccio alla conoscenza, all’acquisizione di nozioni e al modo di rappresentare concetti e relazioni. Credo che sia questa la grande eredità che ci lascia Steve Jobs, il principale artefice della rivoluzione digitale che sta cambiano anche il modo di fare scuola: uno strumento informatico fruibile da chiunque, alla portata di tutti.

Alle famiglie verrà chiesta una quota di circa 200€ all’anno per il noleggio del tablet (sono previste facilitazioni per chi ha seri problemi economici), mentre i corsi di formazione professionale sono gratuiti in quanto finanziati con il sistema “Dote scuola” della Regione Lombardia e supportati dalla Provincia di Bergamo e Milano.

Diego Sempio in merito alla reazione delle famiglie ha detto:

Le abbiamo incontrate tutte ai primi di settembre: c’è stata qualche inevitabile e comprensibile resistenza psicologica soprattutto per la paura del nuovo, ma più del 90% ha aderito immediatamente, alcune anche con grande entusiasmo perché hanno capito che vogliamo scommettere sui loro figli, sulla loro capacità di farsi valere, di far fruttare i talenti spesso nascosti che possiedono. I ragazzi, poi, non parliamone. Si sentono protagonisti di un’impresa che li affascina. Se quello che stiamo facendo è diventato realtà, lo dobbiamo proprio alle famiglie e a loro va il ringraziamento della Fondazione.

Il futuro è arrivato, grazie Steve.

via | Avvenire

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