TIME: Tim Cook è fra le persone dell’anno

Il riconoscimento di Person of the Year conferito dal TIME è di certo molto ambito e seguito da parte degli individui più influenti del mondo. E nonostante quest’anno se lo sia aggiudicato (per la seconda volta) il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, all’interno della lista c’è posto – e anche piuttosto importante – anche per Tim Cook. 

Il CEO Apple si colloca infatti alla terza posizione, appena dietro la pakistana Malala Yousafzai. Molto interessanti le ragioni con cui il TIME spiega la posizione di Cook: la testata lo definisce “The Technologist”, in poche parole l’uomo da cui dipendono le sorti della società informatica più ricca del pianeta. “Ha ereditato la più pregiata compagnia al mondo da uno dei maggiori innovatori della storia”, c’è scritto tra le pagine del TIME, con riferimento a Steve Jobs, “e nel 2012 è stato in grado di fare Apple propria”.

Ma si tratta di due stili di vita e comportamento completamente differenti, ed è un aspetto sottolineato a fondo all’interno dell’articolo. Tim Cook è una personalità riservata, timida, che cerca di non dare troppo nell’occhio. Ha un modo di porsi cordiale, e si è addirittura scusato col pubblico per le Mappe, consigliando di utilizzare i software di terze parti, per il momento (cosa che Jobs non si sarebbe mai neanche sognato). E, non meno importante, ha licenziato una figura come Scott Forstall, colpevole di aver influito negativamente sulla stabilità e sulla collaborazione all’interno dell’azienda.

Il TIME, insomma, lo definisce “un seduttore”. Uno in grado di dare sicurezza ai mercati nonostante i recenti cali in borsa, in grado di fare in modo che l’azienda e tutti i suoi componenti credano in sé stessi senza chiedersi “cosa farebbe Jobs in questa situazione?”. Qualcuno, insomma, che è stato in grado di prendere le redini della società e portarla avanti, indipendentemente dai predecessori.

via | 9to5mac