Il neuromarketing: la nuova frontiera della pubblicità e l’influenza di Steve Jobs

Spread the love

iPad

“Il consumo è l’unico fine e scopo di ogni produzione; e l’interesse del produttore dovrebbe essere considerato solo nella misura in cui esso può essere necessario a promuovere lʼinteresse del consumatore”

Questa frase appartiene all’economista scozzese Adam Smith ed è datata 1776. Duecentoquaranta anni dopo è, però, ancora di attualità. In quasi due secoli e mezzo, quello che oggi viene definito “marketing” si è evoluto e ha abbracciato nuovi sistemi per studiare e catturare l’attenzione del consumatore, ma il principio base è sempre lo stesso: far leva sui desideri del consumatori.

Il neuromarketing è un nuovo ed innovativo campo di ricerca che si prefigge di applicare al marketing le conoscenze neuroscientifiche. In altri termini, si propone di capire, a livello neurale e fisiologico, i motivi che spingono i soggetti ad optare per una determinata scelta piuttosto che un’altra, come riporta Gaming Report. Le ricerche, vengono fatte attraverso tecnologie come Elettroencefalogrammi, funcional Magnetic Resonance Image e/o sistemi di rilevamento del puntamento dello sguardo. Lo scopo è capire cosa spinge i soggetti a optare per una determinata scelta invece che per un’altra.

Questa nuova branca può aiutare un’azienda a capire su quali elementi puntare in una campagna pubblicitaria. In campo cinematografico e televisivo, ad esempio, è possibile individuare i punti di un film o di un programma dove vi sono livelli elevati di suspense o sorpresa negli spettatori.  E’, inoltre, utile, per studiare i design delle confezioni che attiri maggiormente il potenziale compratore all’acquisto.

Il neuromarketing può essere applicato anche in politica: è possibile, infatti, capire le reazioni degli elettori ai candidati, durante i comizi o le tribune elettorali. Tra gli esempi di campagne pubblicitarie che hanno utilizzato il neuromarketing c’è senza dubbio la Apple.

Jobs

Se si analizzano gli spot della società fondata da Steve Jobs inerenti all’Ipad si possono scoprire molti aspetti neurosensoriali che hanno spinti il consumatore all’ acquisto.
Prendiamo, ad esempio, l’ultima campagna promozionale, datata 2015, in cui il colosso americano ha lanciato l’Ipad Pro. In appena trenta secondi, la Apple ha messo in evidenza le due qualità principali del prodotto: lo schermo più grande e il processore più potente. Lo ha fatto in modo semplice: nei primi 19 secondi lo spettatore assiste, come in un film tridimensionale, alle immagini dell’universo: le stelle, la loro esplosione, l’eclisse, i pianeti…
Tutto sembra assolutamente reale. Solo negli ultimi dieci secondi scopriamo che, quello che stiamo vedendo, proviene dallo schermo di un’ Ipad.

Con questo spot si colpiscono diversi aspetti neurosensoriali puntando anzitutto sull’emotività che le immagini iniziali suscitano, per poi passare allo stupore nello scoprire che tutto quello che si è visto in precedenza viene dall’Ipad e, infine, all’interesse per le funzioni del nuovo gioiello Apple. Del resto, lo slogan “Ipad Pro, a Great Big Universe” è tutto un programma.

Discorso simile per la campagna promozionale degli smartphone. Nel 2010, la Windows lanciò lo slogan “Really” in accoppiata con lo spot del suo nuovo Windows Phone. Sul video scorrevano immagini di persone intenti a giocare con il proprio telefono, mentre, intorno a loro, erano presenti le situazioni più disparate (da un marito che ignora una moglie in versione sexy, ad una persona dentro la doccia, passando per una futura sposa che si avvia all’altare con suo padre).
Lo spot andava a colpire due aspetti: quello più visibile è, ovviamente, l’aspetto ilare e surreale delle vicende narrate, ma è il secondo che penetra maggiormente nella psiche del telespettatore. Si lancia, infatti, il segnale, che il divertimento vero sia all’interno del telefono e che questo possa arrivare a sostituire molti aspetti del vivere quotidiano, fino a diventare indispensabile.

Non è un aspetto da poco, specie se lo si guarda sei anni più tardi.

Lascia un commento