Apple: nuovi guai con le Mappe

Questa volta a lanciare l’allarme sono le autorità australiane, che dopo diversi casi di smarrimento di automobilisti in cerca del parco nazionale di Murray-Sunset, sono stati costretti ad evidenziare le inesattezze delle mappe “made in Cupertino”. Pensate che questo parco nazionale viene segnalato nell’app Mappe di Apple ben 70 km oltre la sua posizione reale. Questo a mandato fuori strada parecchi automobilisti, che si sono ritrovati a vagare per ore ed ore senza né acqua né cibo in cerca di soccorsi.

Mappe: Apple corre ai ripari, silenziosamente

Senza farsi notare, o quasi, Apple migliora la sua applicazione Mappe. Utenti sparsi per tutto il globo hanno infatti notato migliorie all’applicazione nativa Mappe di iOS 6.

C’è chi, dalla lontana Nuova Zelanda, segnala caselli autostradali che prima non c’erano, vedere immagine sotto per ulteriori info.

Consumer Reports: confronto tra Mappe Apple e Google Maps

Dopo tante chiacchiere in merito all’affidabilità del servizio di Mappe Apple su iOS, Consumer Reports dice la sua sulla questione. Dopo una serie di test effettuati mettendo a confronto la nuova app nativa e il ben più noto servizio Google Maps in esecuzione su un Galaxy S III, ecco i risultati:

iOS 6: lista delle funzioni compatibili in Italia

Durante il Keynote inaugurale della WWDC 2012 a giugno Apple ha spiegato nel dettaglio quali novità di iOS 6 sarebbero state compatibili o meno con i vari dispositivi. Per capirci: la modalità Flyover e la navigazione turn-by-turn della nuova app Mappe sarebbero state esclusive di iPhone 4S e del nuovo iPad e superiori, mentre alcune funzioni come FaceTime su rete 3G/4G e Siri sarebbero state funzionalità esclusive di iPhone 4S e iPhone 5 – possiamo dire adesso – e del nuovo iPad.

Con l’introduzione del nuovo iPhone, la pagina di presentazione del prodotto rimanda ad una lista dettagliata delle funzioni collegate ad iOS 6 fruibili o meno dagli utenti non più su base hardware, ossia a seconda del dispositivo in uso, bensì su base geografica. Tutto ciò per il semplice fatto che, a seconda degli accordi conseguiti da Apple con servizi di terze parti, con le varie case discografiche o associazioni (è questo il caso della SIAE italiana), nei singoli Paesi tali funzioni possono risultare accessibili o no.