David Kelley su Steve Jobs: il design, il mouse, il cancro ed iPhone

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In una recente intervista andata in onda su 60 Minutes, David Kelley, fondatore di IDEO, ha raccontato alcuni interessanti aneddoti su Steve Jobs.

Il fascino di un grande personaggio come Steve Jobs non è destinato a concludersi a breve e probabilmente sentiremo ancora curiosi aneddoti per qualche decina di anni.

Nello specifico David Kelley ha raccontato alcuni eventi legati al design, al primo mouse, al cancro e al primo iPhone cui hanno preso parte l’iCEO e il designer.

Il design e il primo mouse

L’intervista raccoglie alcuni ricordi relativi al periodo immediatamente antecedente il lancio del primo mouse. Steve Jobs, totalmente immerso nel prodotto come era sua consuetudine, lo chiamò nel bel mezzo della notte facendo domande e suggerendo miglioramenti.

Senza alcun preambolo, Steve Jobs affermò che il mouse, periferica che non sarebbe dovuta costare più di 17$, avrebbe dovuto avere una pallina ricoperta di gomma, in quanto Steve Jobs non riusciva a sopportare il suono emesso dalla pallina di metallo sulla superficie del tavolo. Adesso può far sorridere, ma al tempo utilizzare una pallina ricoperta di gomma per far funzionare il mouse, poneva notevoli problemi ingegneristici.

Tuttavia la volontà di creare oggetti in cui il design significava qualcosa in più rispetto alla mera estetica ebbe la meglio e Steve ottenne quel mouse. Si sancì in quell’occasione il concetto di design inteso come modo di interagire con gli oggetti.

Il cancro

Quando a Kelley fu diagnosticato un cancro alla gola, Steve Jobs si rivolse immediatamente a lui consigliandogli caldamente di affidarsi fin da subito alla Medicina Occidentale, senza percorrere strade di Medicina alternativa. Aveva ormai capito sulla sua pelle l’errore compiuto nel ritardare la terapia: errore che pochi anni dopo gli sarebbe costato la vita. Gli dette inoltre come suggerimento quello di dedicarsi intensamente alla sua famiglia e ai suoi figli: un modo per trarre maggiore coraggio e affrontare in modo migliore la malattia.

Il primo iPhone

Fra gli aneddoti che Kelley ha raccontato a Charlie Rose ce n’è anche uno riguardante iPhone: il primo iPhone.

Il designer ha raccontato infatti di averne ricevuto un esemplare in dono per mano di Steve Jobs il giorno dopo la presentazione.

Incontrando però problemi nell’attivazione, il co-fondatore di Apple avrebbe chiamato il supporto di AT&T e non ricevendo soluzioni adeguate si sarebbe giocato la carta del “Lei non sa chi sono io.” dichiarando di essere Steve Jobs in persona.

David Kelley è pronto a giurare che dall’altra parte il ragazzo lo abbia liquidato con un: “E io sono Napoleone! Ma piantala!“.

Oltre a ciò, Kelley afferma di esser dispiaciuto dal fatto che spesso si faccia riferimento alla maliziosità di Steve. Egli afferma che Jobs non trattava con cattiveria le persone, ma voleva solo che le cose andassero per il verso giusto.

via | 9to5mac

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