Apple agli sviluppatori: non usate la parola “memory” nei titoli dei vostri giochi

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app store memory trademark

Ora una notizia un po’ curiosa. Come sapete, App Store è il grande catalogo Apple che ospita centinaia di migliaia di applicazioni, davvero per tutti i gusti. Ci sono i giochi, le utility, le guide di viaggio, i vari player, e così via. Quando si parla di videogiochi, però, sembra che ci siano problemi all’interno del titolo, riguardo cosa si può e cosa non si può scrivere. In questo caso è la parola “memory” ad essere protagonista: Apple ha infatti avvisato tutti gli sviluppatori di giochi su iOS di rimuoverla dai titoli dei propri progetti, pena il ban dal catalogo. Perché? Leggete dopo il salto. 

A quanto pare, la software house tedesca Ravensburger avrebbe il trademark per la parola “memory” in associazione a un gioco. E tutto questo in 42 paesi totali. A meno che gli sviluppatori non cambino i titoli dei propri giochi, quindi, il loro software verrà rimosso dall’App Store. E nonostante la compagnia non abbia il trademark negli Stati Uniti, sembra che il ban, per la fine dell’anno, sarà allargato agli App Store di tutto il pianeta.

Darren Murtha, sviluppatore di Preschool Memory Match, ha recentemente dichiarato a Gamasutra di essere stato troppo impegnato per pensare di cambiare il nome, e ha accettato la rimozione dell’applicazione dagli App Store di tutti i 42 paesi. “Abbiamo intenzione di cambiare il nome in quei paesi e rilasciare una nuova versione all’inizio del prossimo anno”, ha detto.

Di seguito, per completezza, i 42 paesi in cui Ravensburger possiede il trademark della parola “memory” in ambito videoludico: Armenia, Austria, Bosnia Herzegovina, Bielorussia, Belgio, Brasile, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Egitto, Ecuador, Estonia, Finlandia, France, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, India, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Montenegro, Olanda, Norvegia, Peru, Polonia, Portogallo, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Corea del Sud, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina e Venezuela.

via | Electronista

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